Codice etico


Con chi lavoriamo, come lavoriamo, perché abbiamo un codice etico

Perché ci serve un codice etico

Non siamo solo quello che facciamo, ma anche per chi lo facciamo.
Scegliere un cliente non è solo un affare: è una presa di posizione. Questo codice serve per chiarire, a chi ci avvicina, cosa ci guida nelle nostre scelte. E serve anche a noi, per non dimenticarlo mai.

Scegliamo progetti che hanno senso

Cerchiamo organizzazioni, persone e idee che provano a migliorare qualcosa.
Che si muovono per la giustizia sociale, per l’ambiente, per i diritti.
Che scelgono la trasparenza, anche quando costa.

Quando diciamo no

Abbiamo imparato che dire “no” è parte del nostro compito e impegno nel mercato del lavoro.
Non lavoriamo con realtà che:

  • Alimentano disuguaglianze, odio, discriminazioni;
  • Fanno soldi a scapito della salute, della dignità o del pianeta;
  • Operano nei settori di armi, combustibili fossili, allevamenti intensivi, pubblicità ingannevole, gioco d’azzardo, fast fashion, tabacco o test su animali.

Le zone grigie esistono

Esistono casi in cui le cose non sono bianche o nere.
Quando succede, ci fermiamo, ci confrontiamo e ci chiediamo:

  • Questa realtà ha intrapreso un percorso di cambiamento?
  • Il progetto porta un miglioramento a qualcosa di concreto?
  • Possiamo dare un contributo utile, senza fare greenwashing o pinkwashing?

E se serve, ci prendiamo il tempo per decidere.

Come lavoriamo, ogni giorno

A prescindere dalle realtà con cui lavoriamo, ci teniamo a farlo nel migliore dei modi:

  • trattiamo con rispetto chiunque incroci il nostro lavoro;
  • usiamo linguaggi inclusivi, accessibili, mai esclusivi;
  • proteggiamo dati e privacy con cura;
  • non prendiamo scorciatoie che compromettano la fiducia;
  • coltiviamo un ambiente interno sano, sicuro e collaborativo.

Questo codice è aperto

Non è scolpito nella pietra. Lo aggiorniamo se serve, ascoltando chi lavora con noi e chi ci osserva da fuori. Perché assumere un comportamento etico, per noi, significa anche continuare a farsi domande e a mettersi in discussione.