La Scatola Archeologica: il posto dove si uniscono racconto digitale e archeologia contemporanea
Quando l’archeologia incontra l’innovazione digitale, nasce un progetto capace di trasformare un’area di scavo in un’esperienza immersiva unica: La Scatola Archeologica. Un luogo straordinario che racconta uno spaccato di storia romana, dall’VIII secolo a.C. al III secolo d.C., custodito nel cuore pulsante di Roma, sull’Aventino. Nel 2015, durante i lavori di ristrutturazione di un complesso residenziale, emerse una scoperta destinata a ridefinire il concetto stesso di museo: una domus romana del II secolo d.C., con mosaici sorprendenti e strutture storiche intatte, che si è rivelata non come un reperto isolato, ma come un racconto vivente da condividere.
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Progettare l’identità digitale di un simile tesoro richiedeva molto più di un semplice sito web. Serviva una narrazione visiva capace di prendere per mano i visitatori e catapultarli nell’atmosfera dell’antica Roma. Come fare tutto questo ideando un luogo digitale che rispettasse le caratteristiche di uno spazio di più di venti secoli fa?
Per cominciare, abbiamo attinto dall’identità architettonica del Domus Aventino, il complesso residenziale che oggi abbraccia questo prezioso sito archeologico, per creare un’interfaccia che fosse al contempo moderna e profondamente rispettosa della storia. La palette cromatica è diventata essa stessa un racconto: bianco, oro e verde si fondono in un layout che si oscura progressivamente durante lo scorrimento, quasi a evocare le stratificazioni storiche del sito. Le sottili linee dorate, già elementi caratterizzanti di Domus Aventino, sono state interpretate come cubi wireframe: un omaggio architettonico al concept della “scatola” che dà il nome al museo.
Era importante che il focus del sito rimanesse la sua identità visiva, per questo abbiamo scelto di comunicare con la leggerezza delle riviste d’arte contemporanee. Nessun tecnicismo pedante o elementi ridondanti, ma una comunicazione emozionale che solleciti la curiosità. Ogni parola, ogni immagine è pensata per trasformare un visitatore digitale in un futuro esploratore del sito.
Il coinvolgimento non si ferma alla comunicazione visiva. Abbiamo integrato un booking engine che permette la prenotazione diretta delle visite, abbattendo ogni barriera tra l’esperienza digitale e quella fisica. L’esplorazione immersiva e coinvolgente del sito digitale doveva tradursi in un contatto diretto con il sito archeologico, portando l’utente a prenotare la sua visita dopo il suo percorso virtuale.
Un progetto corale con collaborazioni d’eccellenza
La Scatola Archeologica è il risultato di una sinergia straordinaria tra diverse professionalità e competenze. Un progetto così ambizioso e innovativo non poteva che nascere da un lavoro di squadra in cui ogni voce ha contribuito a creare un’armonia perfetta tra passato e presente, tra archeologia e tecnologia, tra visione e realizzazione. In questo contesto, mentre Filarete ha avuto l’onore di creare la Domus digitale de La Scatola Archeologica,alcune figure di spicco del panorama culturale e scientifico italiano, come Piero Angela e Paco Lanciano, si sono occupate del suo allestimento multimediale.
La collaborazione con queste menti brillanti, insieme all’impegno di Domus Aventino nel recupero architettonico del sito, ha permesso di realizzare un progetto che va oltre la semplice conservazione del patrimonio archeologico. La Scatola Archeologica è un luogo vivo, pulsante, che dialoga con il presente e che offre al pubblico una chiave di lettura inedita del passato.
Il nostro obiettivo era tradurre in linguaggio digitale la ricchezza e la complessità di questo progetto, creando un’esperienza online che fosse al tempo stesso elegante, suggestiva e funzionale.
Siamo orgogliosi di aver fatto parte di questa avventura, di aver contribuito a valorizzare un tesoro nascosto della città di Roma e di aver lavorato al fianco di professionisti che hanno saputo coniugare passione, competenza e visione.